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16/02/2024 Press  | Notizie

Legna e pellet sono più inquinanti e scomodi dei combustibili fossili

Campagna legna e pellet 2024
Le caldaie domestiche a biomasse legnose producono molti più inquinanti rispetto a quelle a GPL o metano. Numerosi dati, anche in Italia, sottolineano il danno che causano legna e pellet all'ambiente e alla salute.

Il lato oscuro della biomassa legnosa

Ne avevamo già parlato in maniera approfondita qui, ma qualora ce ne fosse bisogno è arrivata una conferma dagli USA. Gli impianti per la produzione di energia elettrica e riscaldamento alimentati da biomassa legnosa - cippato, legna e pellet - sono più inquinanti di quelli che utilizzano combustibili fossili tradizionali.

Una ricerca condotta da scienziati dell'Institute for the Environment dell'Università del North Carolina e pubblicata sulla rivista scientifica Renewable Energy fornisce un dato allarmante al riguardo: la quantità di elementi inquinanti emessi è superiore di quasi tre volte rispetto a petrolio e carbone. Lo studio, dunque, mette in discussione il ruolo sostenibile di questo tipo di produzione energetica, che supera il livello di inquinamento atmosferico provocato dai combustibili fossili.

Tutti i vantaggi del GPL

In generale, il GPL offre numerosi vantaggi rispetto alle biomassa legnosa, sia in termini ambientali, sia economici, sia logistici. Ecco perché è sempre più importante scegliere i combustibili che favoriscono la transizione energetica.

1. Il GPL è un combustibile altamente efficiente, con un alto potere calorifico e basse emissioni di CO2 (in questo paragonabile al GNL)
2. Il GPL produce pochissimo particolato (migliaia di volte meno di cippato, legna e pellet) e inquinanti atmosferici, ed è quindi più pulito
3. Il GPL è estremamente comodo da usare in caldaie, sia per le case che per le aziende, con funzionamento totalmente automatico
4. Il GPL non ha bisogno di intervento manuale per il rifornimento o per la pulizia (come vedremo tra poco) né di spazio di stoccaggio
5. Il GPL garantisce una continuità d'uso tutto l'anno e senza interruzioni, grazie a serbatoi esterni che possono essere di varie dimensioni

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I costi nascosti della manutenzione

Quando si sceglie il combustibile da utilizzare per la propria casa o azienda, bisogna considerare anche alcuni costi nascosti legati alla manutenzione, che in realtà sono facilmente identificabili. Le caldaie a legna e pellet, e i relativi impianti fumari, rispetto a quelle alimentate a GPL sono intrinsecamente più soggette a fenomeni di sporcamento e deterioramento, che influiscono direttamente sulle loro prestazioni e quindi sulle emissioni inquinanti che causano.
 
Ciò è direttamente legato alla natura del combustibile e del processo di combustione. Per questa ragione gli impianti stessi sono progettati perché le ceneri possano essere periodicamente rimosse manualmente o meccanicamente: vasche di accumulo, cassetti di raccolta e sportelli di accesso sono presenti proprio a questo scopo.  

Ciò richiede però periodici interventi per la rimozione della cenere accumulata da parte dell'utente oppure di personale specializzato, con un ulteriore e non indifferente costo da affrontare non solo in termini economici ma anche di salute.

Famiglie utilizzatrici di Legna e Pellet

Alcuni esempi: Lombardia, Veneto, Valle d'Aosta

Sono diverse le Regioni italiane che stanno vivendo i problemi legati alle emissioni delle biomasse legnose. E che, di conseguenza, hanno preso alcune contromisure o realizzato progetti ad hoc per limitarne l'uso. Ne abbiamo parlato meglio anche qui.

1) La Regione Lombardia, la più colpita dall'inquinamento atmosferico, lo sottolinea: il riscaldamento domestico a legna e a pellet è responsabile di quasi la metà delle emissioni totali regionali di polveri sottili primarie (PM10 e PM2.5), per una buona parte attribuibile agli apparecchi più vecchi, quali caminetti aperti e stufe tradizionali poco efficienti e molto inquinanti. Come se non bastasse, le statistiche dei Vigili del Fuoco evidenziano - a livello nazionale - come ogni anno si verifichino circa 10.000 incendi di tetti derivanti da canne fumarie non correttamente installate o manutenute. Dati che aiutano a comprendere quanto sia problematica questa tipologia di fonti energetiche. 

2) Secondo la Regione Veneto, "il problema del cambiamento climatico e del risanamento dell'aria sui nostri territori è sentito dalla popolazione, ma è importante che ciascuno contribuisca al miglioramento di una situazione che coinvolge aspetti sanitari, oltre che il rispetto delle normative europee. Una maggior consapevolezza dei cittadini dell'utilizzo dei generatori di calore a biomassa legnosa è fondamentale nella lotta all'inquinamento atmosferico ed è il primo passo per respirare un'aria migliore. È per questo che la Regione Veneto ha aderito alla campagna di comunicazione "Brucia bene la legna. Non bruciarti la salute" con l'obiettivo di diffondere una corretta informazione sulla biomassa legnosa.

3) La Regione Valle d'Aosta afferma che "la combustione della legna ha un impatto negativo sulla qualità dell'aria che respiriamo e quindi sull'inquinamento atmosferico. Durante la sua combustione, infatti, vengono liberate in atmosfera grandi quantità di sostante inquinanti, dannose per la salute. Tra queste, le più rilevanti sono le polveri sottili e tutti i micro-inquinanti che sono assorbiti o veicolati dalle polveri". I valori nettamente più nettamente più alti della componente del particolato dovuto alla legna, fino all'84%, sono stati registrati in inverno. Con il progetto BB CLEAN, l'ARPA Valle d'Aosta ha condotto una campagna di monitoraggio della qualità dell'aria. 

Regione Lombardia inquinamento atmosferico
L'inquinamento atmosferico nella Pianura Padana

Saper scegliere i combustibili giusti

Tornando alla ricerca statunitense, nonostante l'energia prodotta da biomassa legnosa sia stata a volte descritta come un combustibile ponte nella transizione verso fonti energetiche sostenibili, la combustione di cippato, legna e pellet "emette sia sostanze pericolose per la salute, come il particolato fine, sia quelle che influenzano il riscaldamento globale, compresi sia i gas serra che il nerofumo". Evidentemente, l'impatto negativo degli impianti a biomassa è stato finora sottovalutato. Ecco perché è sempre più importante scegliere i combustibili che favoriscono la transizione energetica, come GPL e GNL.

Per saperne di più, questa è la nostra offerta per la casa e per le aziende.